sabato 4 maggio 2024

pc 4 maggio - L'Italia sempre più interna nella guerra interimperialista in corso in Ucraina - Lottare contro la guerra significa rovesciare il governo imperialista italiano

Storm Shadow, i nuovi missili che cambiano il ruolo dell’Italia nella guerra in Ucraina

Storm Shadow, i nuovi missili che cambiano il ruolo dell’Italia nella guerra in Ucraina

La svolta del governo Meloni con la consegna a Kiev. I documenti della nostra Difesa li definiscono “armi strategiche in grado di modificare le sorti di un conflitto con attacchi in profondità”. Colpiscono a 500 chilometri dal fronte, con quasi mezza tonnellata di esplosivo

3 minuti di lettura

La consegna dei missili “Storm Shadow” all’Ucraina segna un momento di svolta nel contributo italiano alla guerra. Si tratta infatti di armi che per raggio d’azione, tipo d’impiego e carica distruttiva sono addirittura superiori a quelle fornite dagli statunitensi.

pc 4 maggio - Primo Maggio a Tunisi




pc 4 maggio - L'internazionalismo reazionario di Lotta Comunista/l'aristocrazia operaia fatta di dirigenti e burocrati sindacali dei paesi imperialisti contro la lotta dei popoli oppressi - oggi contro il popolo palestinese

Come negli anni 70 contro il popolo vietnamita, il razzismo travestito di rosso dell'integrazione

La pioggia non ferma il primo maggio di Lotta comunista: “L’internazionalismo unica arma contro guerra e razzismo”

Niente corteo causa meteo ma pienone nella tensostruttura al Porto antico. Bandiere rosse, tanti stranieri e militanti di ogni età: "Oggi è una giornata di lotta"

Genova. Non basta certo la pioggia a fermare il tradizionale primo maggio di Lotta comunista a Genova. Il corteo, che doveva attraversare il centro città fino in piazza De Ferrari, è stato annullato a causa del maltempo, ma la macchina organizzativa si è mossa per tempo trasferendo nel giro di 24 ore la manifestazione sotto la tensostruttura del Porto antico.

Bandiere rosse, coccarde, militanti di ogni età e di ogni provenienza sociale e geografica, le filarmoniche di Cornigliano e di Sampierdarena a intonare L’Internazionale e Bandiera Rossa, l’entusiasmo dei più giovani e lo sguardo fiero di dirigenti e sostenitori dai capelli grigi che ritrovano

venerdì 3 maggio 2024

pc 3 maggio - Uno sciopero alla Volkswagen Usa

 in via di traduzione

On the 19th of April the workers at the Volkswagen automotive assembly plant in Chattanooga, Tennessee, owned by the German automotive monopoly Porsche, voted to unionize. Of the 4,300 workers at the plant, 84% participated in the vote, of which 73% voted to unionize. The plant was reportedly the only Volkswagen facility in the world without any form of unionizing.

The unionizing of the workers at the Volkswagen plant in Tennessee is part of a campaign by the automotive union to organize more of the 150,000 non-unionized automotive workers, mostly in the southern States of the USA. The campaign is building on the momentum of the six week strike against the US automotive monopolies General Motors, Ford and Stellantis, last year which achieved an 11% wage increase. As the monopolies with non-unionized workers increased wages hoping to prevent unionizing, also the non-unionized workers experienced the importance of striking.

Last year saw a significant increase in strikes in the USA, with the largest number of “work stoppages”

pc 3 maggio - La Corte Penale Internazionale è a Gaza per indagare sui crimini di guerra. Panico nel governo israeliano

La Corte Penale Internazionale è a Gaza per indagare sui crimini di guerra. Panico nel governo israeliano

I procuratori della Corte Penale Internazionale (Cpi) hanno cominciato a interrogare come testimoni il personale dei due maggiori ospedali di Gaza. E’ quanto hanno riferito due fonti a Reuters, in quella che è la prima conferma che gli inquirenti della Corte hanno parlato con i medici di possibili crimini nella Striscia di Gaza.

Secondo le fonti gli inquirenti della Cpi hanno raccolto testimonianze dal personale che ha lavorato nell’ospedale principale di Gaza, nel nord dell’enclave, Al Shifa, e nell’ospedale principale di Khan Younis, nel sud, Nasser.

Le fonti non hanno voluto fornire ulteriori dettagli, dimostrandosi preoccupate per la sicurezza dei potenziali testimoni.

Il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan ha dichiarato lunedì di essere profondamente preoccupato per le notizie di bombardamenti e potenziali incursioni a terra da parte delle forze israeliane nella città meridionale di Gaza, Rafah.
Khan ha postato su X dopo gli attacchi aerei nella città che è l’ultimo rifugio di circa un milione di civili sfollati.
Il procuratore ha dichiarato che il tribunale sta “indagando attivamente su qualsiasi crimine presumibilmente commesso” a Gaza e che “coloro che violano la legge saranno chiamati a risponderne”.

Le parole e le azioni avviate dalla CPI stanno seminando il panico nel vertice di governo israeliano per la paura di essere incriminati per crimini di guerra.

Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha dato istruzione alle delegazioni diplomatiche all’estero di “prepararsi a una grave ondata di manifestazioni antisemite, antiebraiche e anti-israeliane a livello globale” nel caso che la Corte Penale Internazionale emetta nei prossimi giorni dei mandati d’arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della difesa Yoav Gallant e il capo di stato maggiore Herzi Halevi.

Katz ha esortato la Corte Penale Internazionale a non emettere tali mandati e a respingere le false premesse su cui si baserebbero.

Se verranno emessi, quei mandati colpiranno i comandanti e i soldati delle Forze di Difesa israeliane impegnati nella difesa del paese e sproneranno ulteriormente l’organizzazione terroristica Hamas e l’asse islamista estremista capeggiato dall’Iran contro il quale stiamo combattendo. Israele – ha proseguito il ministro israeliano– opera nel pieno rispetto di tutte le leggi di guerra, accompagnato da

pc 3 maggio - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - La solidarietà alla resistenza palestinese - La guerra imperialista

 

pc 3 maggio - Gb, la polizia preleva i migranti destinati in Ruanda dalle loro case - Video diffuso proprio il 1° Maggio

Presi, anche ammanettati come se fossero criminali, messi in camion-gabbie, per poi essere spediti in Ruanda. Una pratica "schiavista" che anche altri Stati vogliono seguire

 

Il ministero degli Interni britannico ha pubblicato un video che mostra il personale delle forze di polizia che si occupano dell'immigrazione che preleva i migranti dai loro luoghi di residenza nel Regno Unito prima della loro deportazione in Ruanda. Il parlamento britannico ha approvato una legislazione che costringe i migranti che non superano la procedura di asilo a lasciare il Paese ed essere trasportati forzatamente in Ruanda. Il ministero degli Interni afferma che i voli dovrebbero iniziare "nelle prossime nove-undici settimane". La politica ha lo scopo di dissuadere i migranti dall'attraversare la Manica per raggiungere la Gran Bretagna dalla costa francese su piccole imbarcazioni.

giovedì 2 maggio 2024

pc 2 maggio - Formazione operaia - "Non abbiate paura, signori!" - Lenin "Che fare?"


Una volta chiarito da parte di Lenin che i compagni che servono per l'organizzazione dei rivoluzionari devono essere differenti da un attivista sindacale e anche da un dirigente di un organismo sindacale, sia pure di classe, nel senso buono in cui lo intendiamo noi, resta il problema principale di come conquistare gli operai all'organizzazione rivoluzionaria, questione strategica e tattica fondamentale sia agli inizi della costruzione dell'organizzazione che nel suo consolidarsi e svilupparsi.

I compagni che dirigono o aspirano a dirigere l'organizzazione rivoluzionaria nella maggior parte dei casi e per ragioni già spiegate, o largamente intuibili, non sono operai, anche se operai nell'organizzazione rivoluzionaria ci sono e tendono costantemente ad avvicinarsi, non in grande quantità, e spesso si tratta di singoli operai d'avanguardia.

Qui Lenin è chiaro sul compito da svolgere: "Il nostro primo e più urgente dovere è quello di contribuire alla formazione di rivoluzionari operai che, per quello che riguarda l'attività di partito, stiano allo stesso livello dei rivoluzionari intellettuali (sottolineiamo le parole, per quel che riguarda l'attività di partito, perchè negli altri riguardi per gli operai non è così facile, nè così urgente, benchè sua necessario raggiungere un tale livello) - quanto è importante questa parentesi, diciamo noi - Perciò si deve rivolgere l'attenzione principale al lavoro per innalzare gli operai ai rivoluzionari e non dobbiamo affatto abbassarci noi a livello della "massa operaia", come vogliono gli economisti, a livello degli "operai medi""

Nella maggior parte dei casi anche nell'organizzazione rivoluzionaria, anche in quei compagni pronti a criticare l'economismo, a non voler essere economisti, il comportamento e l'azione è esattamente il contrario di quella indicata da Lenin. E facendo il contrario si diventa sempre più "sindacalisti" e

pc 2 maggio - Dalle manifestazioni del 1° Maggio Milano e Bergamo

 Intervento proletari comunisti e alcune foto Milano 




intervento studente Bergamo e alcune foto


pc 2 maggio - Voci del 1° Maggio di lavoratori e lavoratrici di Palermo

Messaggio da una lavoratrice di Palermo

Buon 1 Maggio a noi lavoratori e lavoratrici 

A chi difende il proprio posto di lavoro con coraggio e tenacia, a chi lo cerca ,a chi lo ha perso ingiustamente, a chi non è stato difeso, nel cuore chi è morto per il lavoro sfruttato senza ritegno dai padroni, a tutti i lavoratori del mondo 

A noi lavoratori e lavoratrici persone straordinarie nella "normalità " quotidiana chiamati a lottare per una società senza più sfruttamento e oppressione da parte di un pugno di padroni .

Messaggio di un precario Slai Cobas sc

Cari lavoratori buon primo maggio a tutti i lavoratori e lavoratrici e un pensiero a tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro ingiustamente, a chi è oppresso dal padrone con turni massacranti e senza nessun diritto , a chi lavora in condizioni economiche sottopagate, a chi è morto sul lavoro e alle Donne lavoratrici che spesso vengono prese di mira sul posto di lavoro anche con atti sessisti disgustevoli. Che

pc 2 maggio - Cronache dalle proteste nelle università USA - ultim'ora sgombero alla Columbia

Usa, violento sgombero alla Columbia University. Arresti e feriti tra gli studenti solidali con Gaza

www.kulturjam.it è un quotidiano online indipendente

Columbia University, irruzione della polizia: studenti presi a calci, immobilizzati a terra e gettati giù per le scale, 300 gli arresti. Osservatori e giornalisti non hanno potuto entrare nella Hind’s Hall.

Violento sgombero alla Columbia University. Oltre 120 università nel mondo occupate per Gaza*

Martedì notte la polizia in tenuta antisommossa ha fatto irruzione nei campus della Columbia University e del City College of New York, arrestando oltre 300 studenti per smantellare gli accampamenti di solidarietà con Gaza.

Gli agenti sono entrati da una finestra della Hamilton Hall, ribattezzata Hind’s Hall in onore di Hind Rajab, una bambina palestinese di 6 anni uccisa dall’esercito israeliano a Gaza, usando una scala fissata a un veicolo della polizia.

 in via di traduzione

Encampments and Demonstrations Against Israel’s U.S.-Backed Genocide in Gaza Spread to 100 Campuses Across U.S. 

Tent city at Columbia University in support of Palestine, as arrests begin on Thursday, April 18.             

This past week, a wave of protest encampments and demonstrations has rapidly spread across the U.S. The encampment set up by Columbia University students on April 17 in the middle of campus, the

pc 2 maggio - Napoli in piazza per il 1° Maggio

cronaca stampa

Una manifestazione per dire no agli incidenti sul lavoro e alla guerra si è svolta oggi a Napoli.

Un corteo è partito da piazza del Gesù e dopo aver attraversato le vie della città, affollate dai turisti, ha raggiunto piazza dei Martiri,  dove ha sede l'associazione degli industriali già presidiata dalla polizia.

Al corteo, lungo la strada, si sono aggiunti anche studenti, disoccupati e rappresentanti dei centri sociali che hanno urlato slogan contro la guerra in Medioriente.
In piazza dei Martiri, alcuni manifestanti che erano a distanza dalle forze dell'ordine, hanno lanciato dei palloncini contenti vernice rossa verso il portone di ingresso dell'associazione degli industriali. 

"Contro il Governo della guerra" si legge sulla striscione che guida il corteo. Altri striscioni, tenuti dalle organizzazioni studentesche, chiedono invece che le università vengano "liberate dalla guerra" e che gli studenti si uniscano per supportare la Palestina. Il corteo ha preso le mosse dal centro storico e, dopo aver attraversato piazza del Plebiscito, è arrivato fino alla sede di Confindustria, in zona Chiaia, protetta da un cordone di agenti in assetto antisommossa. I manifestanti hanno lanciato vernice rossa contro l'edificio, ma non si sono registrate tensioni con le forze dell'ordine.




Comunicato unitario delle realtà promotrici del corteo di Napoli.

1 MAGGIO OPERAIO, PROLETARIO, COMBATTIVO
La pioggia battente di stamattina non ha fermato la rabbia e la determinazione di migliaia tra lavoratori e lavoratrici, disoccupati/e, studenti e studentesse scesə in piazza contro il governo Meloni e le sue politiche antiproletarie e guerrafondaie.
Subito dopo la partenza, gli studenti e le studentesse hanno aperto uno striscione che sottolineava la

pc 2 maggio - Torino 'resistente' si prende il 1° Maggio - info

 Il passaggio dello spezzone sociale e, la sua entrata in piazza San Carlo, è stato accompagnato dall’approvazione e dal consenso nei confronti dei giovani che trovano il coraggio e la forza di mobilitarsi in questo panorama grigio.

Contro la vostra “pace” e il vostro “lavoro” la lotta è solo all’inizio

Primo maggio a Torino: con la resistenza palestinese, contro il governo della crisi sociale.

Sotto una pioggia battente questa mattina in piazza Vittorio a Torino viene espressa la parte viva e attiva di questa città. Dopo dieci giornate di mobilitazione contro il summit del G7 Ambiente e Energia un’altra giornata partecipata, eterogenea e determinata ha attraversato le strade di questa città. La nostra città è stata trattata dalle forze dell’ordine come un territorio straniero da occupare in forze. Elicotteri, blindati, idranti, forze speciali hanno bivaccato per giorni nelle vie di Torino a dimostrare l’inimicizia delle élites mondiali per la gente comune. Il potere ha fatto la sua dimostrazione muscolare, ma dal basso la mobilitazione ha saputo mettere in difficoltà la controparte: dalla valle fino alla città la nostra terra non si piega. I giornali hanno tentato di oscurare l’eterogeneità delle iniziative, ma la realtà oltrepassa questi pennivendoli proni al potere.

Questa mattina il corteo del primo maggio, e in particolare lo spezzone sociale, ha visto la

pc 2 maggio - Manifestazione di Roma per il 1° Maggio

Basta morti sul lavoro”: corteo per le strade di Roma per il Primo Maggio

Una giornata non di festa, ma di lotta, quella del Primo Maggio per chi ha partecipato al Corteo partito da Largo Bartolomeo Perestrello, nella zona Torpignattara a Roma, per finire a Via dei Consoli.

“Noi siamo qui a manifestare in questa data per ribadire la volontà ad invertire questa tendenza, crediamo che il 1° maggio sia un’occasione per rilanciare il conflitto, la solidarietà di classe, l’unità dei lavoratori e le lavoratrici a prescindere dal colore della pelle o dal paese di provenienza.”
 
vedi video

pc 2 maggio - Milano - lavoratori e palestinesi in piazza il 1° Maggio un primo video

 

pc 2 maggio - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Voci dal primo maggio - Milano/Bergamo/Palermo/Taranto

 

pc 2 maggio - Report dal presidio dell'Aquila in solidarietà dei partigiani palestinesi


Si è tenuto il 30 aprile, in occasione dell'udienza di merito per l'estradizione di Anan Yaeesh, un nuovo presidio davanti al tribunale dell’Aquila, con la partecipazione di una ventina di compagni e compagne di L’Aquila e Roma.

Questa volta l'udienza è stata preceduta dalla inattesa novità del ritiro della richiesta di estradizione di Anan da parte dell’entità sionista.

Nella nota inviata dalle autorità israeliane al Ministero della giustizia si legge infatti che “Alla luce dell’esistenza di indagini italiane in corso le autorità israeliane desiderano in questa fase di ritirare la domanda di estradizione e si riservano il diritto di ripresentarla in una fase successiva nel caso scelgano di farlo. Vorremmo ringraziare le autorità italiane per il loro impegno e assistenza in questo caso e ribadiamo la nostra disponibilità a una continua collaborazione tra i due paesi”.

La rinuncia, peraltro temporanea, dello stato israeliano all’estradizione di Anan, se da un lato riconosce al governo italiano il ruolo di primo piano nella repressione della resistenza e nella collaborazione al genocidio del popolo palestinese, dall’altro omette di citare, tra le motivazioni con cui la Corte di Appello dell’Aquila ha rigettato la richiesta, le torture inflitte ai prigionieri politici palestinesi che hanno avuto un’eco internazionale, con tanto di timbro di una Corte italiana.

In un momento in cui i vertici del governo Netanyahu rischiano un mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra, e a fronte di una seconda sentenza negativa da parte di una Corte italiana, relativa questa volta anche al vigente sistema di apartheid che permette ai coloni di essere giudicati da Corti Civili, mentre impone Tribunali Militari ai nativi palestinesi, la procura di Telaviv prende tempo e toglie dall’imbarazzo il governo Meloni, che tramite la procura dell’Aquila tiene in ostaggio Anan, Ali e Mansour sulla base delle accuse mosse da Israele per giustificare la richiesta di estradizione.

Constatato il ritiro di quest’ultima, logica vorrebbe che i tre prigionieri palestinesi fossero prosciolti e scarcerati. Ma siamo in tempi di guerra, con l'Italia schierata con Israele e contro la resistenza palestinese, e alla Corte d'Appello de L'Aquila con è rimasto che chiudere il caso Anan con la formula del “non luogo a provvedere". Di una eventuale libertà se ne potrà riparlare solo dopo l'estate in Cassazione, nell'udienza del ricorso della difesa contro la conferma dell'arresto di Anan, Ali e Mansour, da parte del Tribunale della libertà de L'Aquila.

pc 3 maggio - Ancora sul corteo di Torino del 1° Maggio

Corteo Primo Maggio Torino. La partenza sotto la pioggia, gli striscioni e i discorsi. Bandiere palestinesi sul palco, e sul Cavàl 'd Brons compare «Palestina libera»

Al via la Festa dei lavoratori con percorso alternativo. In testa le autorità, in coda gli antagonisti
  • 9.40 È partito sotto la pioggia il corteo del Primo maggio a Torino con un percorso totalmente nuovo rispetto agli scorsi anni. Dopo il ritrovo in piazza Vittorio Veneto, la manifestazione non attraverserà via Po, ma passerà da lungo Po Cadorna, corso San Maurizio per poi risalire in piazza Castello dai Giardini Reali.

    Come sempre il comizio conclusivo si terrà, come di consueto, sul palco di piazza San Carlo

    In testa al corteo, dietro i gonfaloni istituzionali, il sindaco Stefano Lo Russo e le altre istituzioni. Subito dietro i sindacati CGIL, CISL e UI e poi associazioni, partiti e movimenti. In coda le tante anime dello spezzone sociale con antagonisti No TAV
Una scritta sul Cavàl'd Brons

Con i discorsi degli autonomi si è conclusa la manifestazione senza nessun disordine o momento di tensione. Ma gli attivisti hanno dato appuntamento nel centro sociale Askatasuna per «continuare la festa» in corso Regina Margherita 47, lo stabile diventato «bene comune» grazie a un percorso di

pc 2 maggio - Primo maggio a Istanbul

pc 2 maggio - Una dichiarazione congiunta dei compagni afghani e iraniani - per il dibattito nel movimento comunista

 1o Maggio proletario e internazionalista

Proletari e popoli oppressi di tutto il mondo, unitevi!

Il primo maggio è la giornata mondiale della classe operaia e delle masse oppresse. È il giorno in cui la classe operaia, accanto ai lavoratori e agli oppressi, nei paesi imperialisti e nei paesi oppressi dall’imperialismo, si riunisce nelle strade, esprimendo la propria solidarietà mondiale contro lo sfruttamento imperialista e gli oppressori al potere nei paesi imperialisti. Si riuniscono, marciano e si ribellano in un’azione simultanea contro la tirannia del potere e della ricchezza, combattendo e ribellandosi, perseguendo la loro via verso l’instaurazione del socialismo e del comunismo sulla terra. Il primo maggio è sempre stato un giorno di picco delle lotte di lavoratori e lavoratori contro il sistema capitalista, il dominio imperialista e i regimi burocratico-capitalisti e semi-feudali, per l’instaurazione della nuova democrazia, del socialismo e comunismo.

Guardando allo stato attuale del mondo troviamo l’allineamento di due poli fondamentali: capitalismo e socialismo, proprietari dei mezzi di produzione e massa dei produttori privati dei mezzi di produzione, capitalisti e lavoratori, gli uni opposti agli altri nella maggior parte dei paesi .

Capitalismo imperialista - Crisi economica:

Per la maggioranza di operai e dei lavoratori, la situazione nei paesi imperialisti è oggi molto peggiore che negli ultimi dieci anni. Nei paesi imperialisti occidentali, la crisi generale iniziata nel 2008 ha continuato a peggiorare, intensificandosi durante il periodo COVID e esacerbandosi ulteriormente con le guerre reazionarie imperialiste, quella della Russia e dell’imperialismo occidentale in Ucraina, e ora quella dello Stato sionista di Israele contro il popolo palestinese. Questa crisi è ancora peggiore di prima.

Crisi economica e salari operai:

Il peso di queste crisi e guerre ricade pesantemente sulle spalle della classe operaia, dei lavoratori e delle classi medie. Nella maggior parte dei paesi imperialisti si registra un’inflazione dilagante e aumenti dei prezzi, registrabili non più su base annuale, ma mensile e persino settimanale. Nella maggior parte di questi paesi, negli ultimi quindici anni i prezzi dei beni essenziali quali cibo, assistenza sanitaria e alloggio sono anche più che raddoppiati, specie negli ultimi cinque anni e soprattutto negli ultimi due anni. Allo stesso tempo, i salari dei lavoratori non registrano un aumenti corrispondenti da anni. In alcuni paesi imperialisti, il salario minimo è stato fissato a circa 1 dollaro l’ora di lavoro per garantire la redditività dei datori di lavoro. Di conseguenza, il valore reale del lavoro, che include la riproduzione della forza lavoro secondo esigenze di vita standard, compresi un certo livello di istruzione, sanità e svago, è crollato ben al di sotto del 50% dei livelli pre-crisi economica del 2008. Oltre a questo calo dei salari reali, è aumentata la disoccupazione, sia ufficiale che occulta (compreso il part-time). Inoltre, in alcuni paesi imperialisti, le tasse sono aumentate, mentre i servizi sociali, soprattutto nel settore sanitario, sono stati drasticamente tagliati, riducendo le masse operaie e i lavoratori in condizioni economiche insopportabili.

Guerre di frontiera e indebolimento degli imperialisti:

In proposito, oltre il il turbinio di guerre degli ultimi tre decenni, vanno menzionate in particolare la